Soia
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Soia

dott. Fabrizio Fantini
 

La soia è un legume conosciuto da millenni e sono ormai noti i suoi effetti benefici sulla salute in generale e sui capelli. I suoi semi, che rientrano nell’alimentazione di base delle popolazioni orientali, contengono una maggiore percentuale di proteine (40%) con buone quantità di aminoacidi essenziali rispetto agli altri legumi. La soia apporta anche quantità apprezzabili di vitamine, glucidi, lipidi e sali minerali.
Altri suoi componenti sono gli isoflavoni, che si comportano come fitoestrogeni: genisteina, daidzeina, glyciteina, biocanina e formononetina. Ben il 90% dei sui grassi è rappresentato da acidi grassi insaturi, altra caratteristica che rende la soia un alimento prezioso.
La soia esercita un’azione antiossidante e riduce il colesterolo. Nelle popolazioni che si nutrono abitualmente di soia si è osservata una minor incidenza di disturbi della menopausa, di cancro della mammella, del colon e di patologie cardiovascolari. Le donne asiatiche che si sono trasferite negli Stati Uniti e hanno abbandonato l’alimentazione tradizionale hanno acquisito la stessa percentuale di rischio per queste malattie delle coetanee occidentali. Lo stesso “Progetto Diana”, effettuato dall’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano, ha evidenziato che una dieta ricca di soia ed omega 3 e povera di grassi saturi e glucidi con alto indice glicemico, è in grado di ridurre alcuni dei principali fattori di rischio per il cancro della mammella.
La genisteina ha dimostrato di contrastare la proliferazione delle cellule tumorali prostatiche in coltura. Gli isoflavoni agiscono come deboli estrogeni aumentando la quantità di SHBG circolante. La daidzeina, altro fitoestrogeno della soia, è convertito dalla flora intestinale nel suo metabolita più importante, l’equol; studi svolti dal Dipartimento delle Ricerche Biomediche dell’Università del Colorado (Stati Uniti) hanno comprovato che l’equol riesce a bloccare l’attività del DHT occupandone il recettore. Senza dubbio la Sola può considerarsi potenzialmente utile per combattere gli effetti negativi del DHT sul ciclo del capello e sull’ipertrofia della prostata.
In fitoterapia si utilizzano integratori con dosaggi di isoflavoni variabili tra 60 e 100 mg, che nel nostro caso vanno assunti solo dopo aver consultato uno specialista, perché gli estratti della soia possono interferire con la fisiologia del ciclo mestruale e con alcuni farmaci come il tamoxifene oltre ad alterare lo sviluppo delle ghiandole endocrine del feto. Nell’alimentazione si impiegano i semi, che vanno prima messi a bagno in abbondante acqua per varie ore. Dopo aver scolato l’acqua d’ammollo, si fanno cuocere a fuoco lento e a tegame coperto.

 

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