I limiti dell’Autotrapianto
dr. Andrea Marliani
dermatologo – endocrinologo
in Firenze
Come è ovvio, il limite principale dell’autotrapianto è costituito dall’ ampiezza dell’area da rinfoltire e dalla disponibilità di capelli trapiantabili. Meno ovvio, soprattutto per i pazienti più giovani, è che la calvizie è un fenomeno dinamico, che con gli anni tende inevitabilmente a peggiorare. Il paziente ideale è colui che ha perso ma non perde più i capelli con calvizie stabilizzata e con almeno 35 anni di età.
Di fatto il chirurgo si trova spesso a dover operare pazienti più giovani, anche molto più giovani, con calvizie non ancora in progressione. É importante che il chirurgo esponga con onestà i limiti del rinfoltimento ottenibile, ed eviti di utilizzare tutti i capelli dell’area di donazione per ricreare, ad esempio in un giovane, un’attaccatura ideale ma troppo avanzata. Il risultato estetico di questa strategia potrebbe essere catastrofico a distanza di anni con la progressione della calvizie e la caduta dei capelli immediatamente posteriori a quelli trapiantati (che invece, provenendo dalla nuca, non cadranno): a quel punto, senza capelli utilizzabili nell’area di donazione, resterebbe ben poco da fare per correggere l’errore del primo trapianto.
La perdita dei capelli è un fenomeno continuo che ha una fase di caduta molto rapida fra i 20 ed i 35 anni ma non si arresta neanche in età avanzata.