Vite ed estratto del seme d’uva
dott. Fabrizio Fantini
L’uva è uno degli alimenti con maggior valore nutritivo. È infatti ricca di vitamine B1, B2, A e C e di sali minerali quali il magnesio, il fosforo, il calcio, il potassio, il fluoro. Il chicco d’uva ha tra i suoi costituenti anche gli acidi grassi polinsaturi, i flavonoidi, gli antociani, i tannini e il resveratrolo, una sostanza antiossidante, antimutagena e con attività di fitoestrogeno.
I proantociani sono sostanze idrosolubili presenti nel seme d’uva e conferiscono il colore scuro a vari tipi di frutta. Contribuiscono a mantenere l’integrità dell’endotelio, aumentano il colesterolo “buono” (HDL), giovano al microcircolo sanguigno e sono potenzialmente utili per contrastare l’insufficienza venosa e l’azione dannosa dei radicali liberi.
In virtù delle caratteristiche dei suoi costituenti, oltre che per la vinificazione e per le qualità di frutto gustoso e salutare, l’uva è utilizzata anche dalla fitoterapia moderna.
In fitoterapia va usato l’estratto secco standardizzato del seme e del frutto con titolazione delle proantocianidine al 95 – 98% e del resveratrolo allo 0,1%, con dosaggi che variano da 200 a 400 mg. L’estratto secco ha dimostrato di promuovere, in vitro, la proliferazione delle cellule epiteliali del ratto e, in vivo, di attivare lo sviluppo del follicolo del ratto. Sono inoltre disponibili studi sulla buona tollerabilità del preparato topico.