Tè Verde (Camellia Sinensis)
dott. Fabrizio Fantini
Nella produzione del tè verde, al contrario del tè normale, le foglie non subiscono fermentazione, perché dopo l’essiccazione con aria calda questa viene bloccata mediante torrefazione. Si conserva, così, una maggior quantità di sostanze e vitamine antiossidanti. I principali antiossidanti sono i flavonoidi, numerose vitamine, i microelementi quali lo zinco e il ferro e soprattutto le catechine, polifenoli caratterizzati da una potente azione antiossidante.
Gli studi di laboratorio svolti dal dottor Hirota Fujiuki, dell’Istituto Saitama di Ricerca sul Cancro a Komuro (Giappone), hanno dimostrato che il tè verde è un forte antiossidante e inibitore della crescita delle cellule tumorali. La bassa percentuale di casi di tumore della prostata nella popolazione cinese, correlata all’assunzione di tè verde, sembra confermare le proprietà benefiche di questa pianta medicinale. Uno studio condotto presso il Medical College di Calcutta ha evidenziato che il tè verde è in grado di ridurre il colesterolo e di contrastare l’infarto cardiaco.
I principi attivi del tè verde hanno proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche: secondo uno studio dell’Università di Tokyo, contrastano l’insorgenza della carie dentale tramite un’attività battericida sullo Streptococcus mutans.
Il tè verde, inoltre, contiene epigallocatechina-3-gallato ed epicatechina-3-gallato: queste due sostanze sono tannini che hanno un’azione di tipo non steroideo e bloccano, con un meccanismo non competitivo, le attività della 5-alfa-reduttasi di tipo 1. Il tè verde ha quindi una potenziale attività antiandrogena soprattutto a livello della ghiandola sebacea.
Quest’azione sulla ghiandola sebacea permette di ipotizzare un effetto di modulazione e riequilibrio della produzione di sebo, anche se ciò non è dimostrato a livello topico, come del resto attualmente succede per quasi tutte le sostanze antiandrogene non ormonali utilizzate comunemente nei trattamenti cosmetici.
Meccanismi d’azione del tè verde
– Inibisce la 5-alfa-reduttasi di tipo 1
L’inibizione è più evidente a livello della ghiandola sebacea. Contrastando l’azione del DHT che, prodotto in eccesso, provoca un aumento della secrezione di sebo e soprattutto uno squilibrio nei suoi componenti.
– Svolge una potente azione antiossidante.
L’epigallocatechina-3-gallato (EGCG), lo stesso polifenolo in grado di contrastare l’azione della 5-alfa-reduttasi, è probabilmente la sostanza capace di una forte azione antiossidante, sia in vitro sia in alcuni studi in vivo. Il tè verde è in grado di inattivare alcuni agenti cancerogeni, come le nitrosammine e certi idrocarburi aromatici.
– Stimola l’irrorazione sanguigna e la rigenerazione della pelle.
– Esercita un’azione antinfiammatoria e antimicrobica.
– Svolge una moderata attività di riduzione del tasso di colesterolo nel sangue.
– È un utile integratore di vitamina C, ferro, zinco, fluoro e altri importanti oligoelementi.
Il tè verde non ha effetti collaterali. Il contenuto di caffeina è nettamente inferiore rispetto sia ad altre varietà di tè sia al caffè. È molto importante che sia bevuto tiepido, in quanto, in generale, il calore eccessivo disattiva la vitamina C e l’assunzione di bevande troppo calde (a temperature che variano dai 55 ai 70 °C) potrebbe essere dannosa per la mucosa esofagea.
Il tè verde è disponibile anche in forma di capsule e compresse.
Conclusioni
Il tè verde inibisce selettivamente l’isoenzima di tipo 1 della 5-alfa-reduttasi con un meccanismo di tipo non steroideo, quindi contrasta l’azione del DHT a livello della ghiandola sebacea.
È una bevanda ricca di sostanze e vitamine antiossidanti che dovrebbe essere sempre presente in una dieta ideale, anche per il suo minor contenuto di caffeina rispetto sia al tè normale sia al caffè.
Studi di laboratorio hanno dimostrato che il tè verde è un inibitore della crescita delle cellule tumorali. Altri studi consentono di ipotizzare un’azione antinfiammatoria, antimicrobica, di riduzione del colesterolo e degli eventi cardiovascolari.