La regola dei Triangoli Isosceli
La regola dei triangoli isosceli
Andrea Marliani e Marino Salin
Firenze
L’Alopecia “fronto-parietale” maschile è caratterizzata da innalzamento della linea fronto-parietale dei capelli che assume, nel maschio, la tipica forma ad M (“stempiatura”).
Corrisponde allo stadio I di Hamilton ed agli stadi I e II di Hamilton e Norwood.
L’alopecia frontoparietale non è porta obbligatoriamente all’alopecia androgenetica poiché, non di rado, si osservano soggetti “stempiati” con densità dei capelli perfettamente mantenuta nella zona del vertice ed, anche se più raramente, soggetti calvi che conservano inalterata la linea di attaccatura frontale.
L’alopecia androgenetica e l’alopecia fronto-parietale maschile si comportano quindi come due forme indipendenti e distinte, causate plausibilmente da geni diversi, e non necessariamente coesistenti nello stesso individuo.
Regola dei triangoli isosceli
l’evoluzione della “alopecia fronto-parietale” maschile in alopecia androgenetica
Pur volendo mantenere distinte l’alopecia frontoparietale dalla alopecia androgenetica quest’ultima inizia sempre e comunque con arretramento simmetrico fronto-temporale.
Per triangolo isoscele alopecico frontoparietale intendiamo l’angolo formato dal punto di incrocio di due linee rette.
La prima parte dal lato anteriore di un orecchio e va fino all’analogo punto dell’orecchio opposto.
L’altra parte dal centro dell’occhio ed è parallela ad una terza linea che va dal naso fino al vertice della testa.
Nel punto di incrocio di queste due linee, si riesce approssimativamente a stabilire, il grado di sensibilizzazione androgenica del capillizio del paziente in esame e l’eventuale progressiva evoluzione di una alopecia.
In rapporto all’età, l’apertura è direttamente proporzionale alla velocità e la profondità proporzionale alla gravità della futura evoluzione androgenetica.

Nel maschio distinguiamo un “calvizie ad evoluzione rapida” ed una “calvizie ad evoluzione lenta”.
La calvizie ad evoluzione rapida (che può portare agli stadi VI -VII) inizia in genere, verso i 17-18 anni, si concretizza verso i 19-20 (il ragazzo tende ad incolpare di questo il servizio militare, il basco, il casco da motocicletta etc) nei casi tipici e gravi già a 22-23 anni si raggiungono gli stadi V – VI di Norwood ed è completamente evoluta verso i 28 – 30 anni. Questi soggetti presentano precocemente triangoli di alopecia frontoparietale profondi e molto aperti.
La calvizie ad evoluzione lenta, inizia verso i 27-35 anni in soggetti che già presentano uno stadio II o IIa e progredisce lentamente, per decenni, senza superare in genere lo stadio III vertex (nel 10-15% dei casi si arriva al IV o al V, sempre secondo la scala di Norwood). Questi soggetti presentano triangoli di alopecia frontoparietale profondi ma poco aperti.
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