Alopecia cicatriziale in corso di androgenetica
Alopecia cicatriziale in corso di androgenetica
dott. Andrea Marliani
Firenze
Zinkernagel e Trueb hanno descritto, nel 2000, un quadro clinico di alopecia cicatriziale, che interessa pazienti precedentemente affetti da alopecia androgenetica, definendolo come “fibrosing alopecia in a pattern distribution”, (alopecia cicatriziale in corso di alopecia androgenetica). In questi pazienti, con età intorno a 60 anni e in prevalenza di sesso femminile, è presente, su un cuoio capelluto con le caratteristiche alterazioni dell’alopecia androgenetica, una alopecia cicatriziale caratterizzata all’inizio da un eritema perifollicolare (limitato ad un’unica area circoscritta senza la disposizione multifocale caratteristica del lichen planopilaris) poi seguito da cheratosi e dalla scomparsa degli stessi osti follicolari. Il rilevamento di tale segno è strumentale e si avvale dell’ausilio della dermatoscopia la quale permette di rilevare un alone eritematoso giusto intorno al follicolo ed una depressione imbutiforme centrata dal pelo. Il quadro, talora preceduto da bruciore e dolore, evolve verso l’alopecia cicatriziale.
Oltre alle alterazioni delle aree dell’alopecia androgenetica, alcuni pazienti mostrano, nella regione frontale, una situazione sovrapponibile a quella dell’alopecia frontale fibrotica.
Nella descrizione di Zinkernagel e Trueb l’esame istopatologico di lesioni recenti mostrava una miniaturizzazione dei follicoli piliferi e un infiltrato infiammatorio linfomonocitario intorno all’istmo e all’infundibolo del follicolo pilifero con degenerazione vacuolare degli epiteliociti follicolari, mentre l’epitelio interfollicolare e le porzioni più basse dei follicoli, inclusi i bulbi, erano risparmiate. Intorno alle ghiandole sudoripare non si osservava né un infiltrato infiammatorio né un’evidente fibrosi. Le lesioni tardive mostravano invece una fibrosi lamellare perifollicolare con scomparsa pressoché totale dei follicoli, indistinguibile da quella degli stadi tardivi del lichen planopilaris, della pseudoarea o della sindrome degenerativa follicolare.
Per questo quadro è stata proposta una patogenesi immunomediata che in certi suoi aspetti può essere estesa anche ad altre forme di alopecia cicatriziale: L’alopecia cicatriziale in corso di androgenetica dovrebbe essere considerata una varietà di alopecia cicatriziale acquisita primitiva, caratterizzata da una reazione immunologica mediata da linfociti T rivolti o contro antigeni dell’ epitelio follicolare o contro antigeni biotici intrafollicolari (demodex, batteri, miceti). Questa reazione infiammatoria modificherebbe la parete follicolare e determinerebbe, da una parte, la formazione di neoantigeni follicolari (capaci di automantenere il processo infiammatorio), dall’altra stimolerebbe una reazione fibroblastica che andrebbe ad esprimersi con una fibroplasia lamellare concentrica. Frammenti cheratinici del capello e componenti degenerative dell’epitelio follicolare possono talora provocare sia una reazione granulomatosa da corpo estraneo, sia un’ulteriore amplificazione della reazione fibroblastica che evolve verso la formazione di tessuto cicatriziale.
Nella terapia di questa forma, oltre a quanto detto per il lichen, pare sia parzialmente utile la finasteride alle dosi comunemente in uso per l’alopecia androgenetica.
Riferimenti:
Feldmann R., Harms M., Saurat J.H.: “Postmenopausale frontale fibrosierend Alopezie” Hautarzt 1996; 47: 533 – 6.
Stockmeyer M., Kunte C., Saner A., WoIff H.: “Frontale fibrosierende Alopecia” Kossard bei einem Manna Hautarzt, 2002; 53: 409 – 11.
Whiting D.A.: “Cicatricial Alopecia: Clinico-Patholocvical Findings and Treatment” Clinics in Dermatology. 2000; 19: 211 – 25.
Zinkernagel M.S., Trueb R.M.: “Fibrosing alopecia in a pattern distribution. Patterned lichen planopilaris or androgenetic alopecia with a lichenoid tissue reaction pattern?” Arch Dermatol 2000; 136: 205 – 11.