Alopecia cicatriziale centrale centrifuga
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Alopecia cicatriziale centrale centrifuga

Alopecia cicatriziale centrale centrifuga
e Sindrome degenerativa follicolare
dott Andrea Marliani
Firenze
 
 

Quella di alopecia cicatriziale centrale centrifuga è la diagnosi di alopecia cicatriziale più comunemente posta negli Stati Uniti (in Italia questa diagnosi è piuttosto rara, meno del 5% dei casi). Si tratta in realtà di una diagnosi di comodo, clinica-descrittiva, che comunque è sempre più appropriata di una diagnosi sbagliata. La Alopecia cicatriziale centrale centrifuga non è dunque una entità clinica autonoma ma l’esito fibrotico-cicatriziale di un gruppo eterogeneo di processi patologici che comportano la distruzione del follicolo pilifero; comprende quelle diverse forme di alopecia cicatriziale (soprattutto linfocitarie), tutte di fatto correlate e probabilmente con possibilità di passaggio tra loro, non esattamente diagnosticabili, soprattutto lichen, LED, pseudoarea (ma anche follicolite decalvante e tufted folliculitis) che presentano le seguenti caratteristiche cliniche comuni:
– perdita permanente di capelli localizzata al vertice del cuoio capelluto;
– evoluzione cronica e lentamente progressiva (che può tuttavia presentare prolungate fasi di stazionarietà);
– espansione periferica, grossolanamente simmetrica della lesione con evoluzione scleroatrofica centrale e con attività della malattia (anche sul piano istopatologico) solo nella parte più esterna,

 


La diagnosi istologica più frequentemente posta in caso di alopecia cicatriziale centrifuga è quella di sindrome degenerativa follicolare.
Il reperto istologico che la caratterizzerebbe (particolarmente evidente in sezioni tangenziali) è il prematuro distacco, e quindi l’allontanamento, dei corneociti della guaina interna che non risulta più apprezzabile nella parte inferiore del follicolo, al di sotto dell’istmo. Questo fenomeno è spesso descritto nei lavori di lingua inglese con il termine di “desquamation”. Sebbene la prematura “eliminazione” della guaina radicolare interna sia da considerare un’alterazione aspecifica riscontrabile nei follicoli piliferi in preda ad una flogosi intensa, nella sindrome degenerativa follicolare può essere osservata anche in follicoli che non mostrano evidenti fenomeni infiammatori e addirittura nel cuoio capelluto clinicamente “normale”.
La sindrome degenerativa follicolare può presentare un ampio spettro di gravità: da forme lentamente progressive (nell’arco di una decina di anni) e relativamente non flogistiche, a forme rapidamente progressive (anni) e intensamente flogistiche.

 

Riferimenti:

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