Il costo totale del Master sarà di circa 2000 euro in due rate. La frequenza del Master coprirà anche l’obbligo ECM del 2020.
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Strano destino quello della tricologia…
L’uomo da tempo immemorabile, da quando è diventato umano e forse ancora da prima, si è sempre preoccupato per i suoi capelli fino alla nevrosi.
Quando è nata la medicina subito si è occupata dei capelli: il più antico specialista in malattie dei capelli di cui si ha notizia è l’egiziano Hakiem el Demagh del 4000 a.C.
Quando però la medicina occidentale ha creduto di essere diventata nobile ha rinnegato la tricologia come scienza impura. Tanto che, salvo poche grandi eccezioni, la maggior parte dei dermatologi ha prestato scarso interesse ai problemi dei capelli. Tanto che il termine tricologia compare sullo Zingarelli solo dal 1997.
Quando ero uno specializzando in dermatologia non esisteva nessun libro (almeno in italiano) che parlasse di tricologia e le lezioni durante i corsi di specializzazione erano limitate alle tigne, alla alopecia areata ed a qualche ora di racconti, per lo più aneddottici.
Un Dermatologo “serio” non doveva occuparsi di tricologia: un notissimo professore toscano, direttore di cattedra, faceva malamente cacciare dal suo studio tutti coloro che andavano a disturbarlo per problemi di capelli.
Chi, dei giovani specialisti, si voleva occupare di tricologia lo faceva quasi di nascosto, quasi vergognandosi e senza dirlo ai colleghi e soprattutto ai docenti; non aveva maestri e quel che…
Altri, ovviamente, si sarebbero occupati di capelli… nonne, parrucchieri, tricologi e, soprattutto, centri tricologici di estrazione imprecisata ed imprecisabile. Questi centri erano ovviamente criticati dalla Dermatologia ufficiale che però niente faceva in tricologia e neppure ci provava; semplicemente non se ne curava… e criticava. Apprendeva, lo imparava sul campo.
Lo stesso termine “tricologia” non veniva mai pronunziato ma si parlava e si doveva parlare di “malattie degli annessi cutanei”.
Del resto la tricologia in senso odierno era allora giovane. Gli stessi studi di Hamilton, con i quali si può dire che nasca la tricologia moderna, sono del 1942 e le pubblicazioni di Norwood del 1970.
Poi negli anni 80 qualcosa è cambiato… Improvvisamente, quando l’industria farmaceutica ha prodotto i primi farmaci ufficialmente diretti a cambiare il decorso naturale della calvizie maschile (progesterone e minoxidil prima, la finasteride poi) ed ha cominciato a spenderci fiumi di denaro, la tricologia è diventata qualcosa di dignitoso. Sono stati pubblicati i primi libri.
La Dermatologia ufficiale ha rivendicato i sui diritti. Si è fatta la Guerra ai Centri Tricologici. I Grandi Professori, subito aggiornatisi su nuovi testi americani, sono stati nominati d’ufficio Grandi Tricologi e chi, in Italia, si occupava da prima, seriamente, di tricologia è stato spesso emarginato.
Da oggi inizia un nuovo capitolo di questa storia…
Dall’anno accademico 2008/09, presso l’Università degli Studi di Firenze, si tiene il corso di Master in Scienze Tricologiche.
Il Titolo di Studio ha valore legale.
Il Master è aperto ai laureati in Medicina, Farmacia, Biologia, Biotecnologie ed altre discipline con laurea di I e II livello.
Per informazioni sul Master in Scienze Tricologiche dell’Università degli Studi di Firenze:
potete scrivere per posta elettronica agli indirizzi: