Introduzione
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Introduzione

IL LABORATORIO
NELL’APPROCCIO AL PAZIENTE CHE PERDE I CAPELLI

dr. Andrea Marliani
dermatologo – endocrinologo
in Firenze
 

 

Gli esami di laboratorio sono molto utili per capire le cause di una caduta di capelli o di una alopecia altrimenti di non chiara patogenesi.
Ad esempio di fronte ad una alopecia cicatriziale il laboratorio potrà orientare il medico verso una collagenopatia, di fronte ad un telogen effluvium verso una malattia infettiva o una anemia, di fronte ad una alopecia femminile in telogen accompagnata da segni di virilizzazione verso una patologia endocrina ecc.
Gli esami più importanti sono esami semplici: emocromo, sideremia, ferritina, zinchemia, protidogramma, glicemia, fT4, TSH, acido folico, vitamina B12, VES.
Gli esami ormonali, complessi, costosi e discutibilmente affidabili sono utili solo in situazioni mirate. Spesso gli esami ormonali vengono richiesti senza razionalità; fra questi il dosaggio del testosterone libero che, in condizioni di normoproteinemia, è sempre l’1% del testosterone totale, il dosaggio della Sex Hormone Binding Globulin (SHBG) che, in condizioni di normoproteinemia, è sempre lontana dalla saturazione, il dosaggio del diidrotestosterone che è pochissimo affidabile e non è espressione della 5-alfa-reduttasi del follicolo pilifero.

 

SCREENING GENERALE IN TRICOLOGIA

Gli esami generali valutano lo “stato di benessere” del paziente così da poter impostare la terapia più appropriata.
In Tricologia sono utili soprattutto nelle donne e possono rilevare molte situazioni che devono essere corrette: stati carenziali causati da diete insufficienti, da malassorbimento, da perdita ecc; malattie infettive (RW, VDRL, HAV HBsAg HCV ecc.); malattie ematologiche (emocromo, piastrinemia, protidogramma, biopsia midollare ecc.); coliti (protidogramma, VES, formula leucocitaria ecc.); sindromi da malassorbimento anche larvate, selettive e/o inapparenti.
A tal proposito ricordiamo ancora una volta come in Tricologia i margini di normalità dei nutrienti, vitamine ed oligoelementi siano più ristretti di quanto lo sono in medicina generale e come uno stato carenziale possa provocare un telogen effluvio cronico o far precipitare irreparabilmente un defluvio androgenetico (vedi anche il capitolo “DIETA” E CAPELLI).

 

 

Di fronte ad una alopecia cicatriziale occorre sempre valutare la possibilità di una collagenopatia (Ra test, profilo ANA ecc.) e sarà talvolta necessaria una biopsia del cuoio capelluto.

 

LO SCREENING ENDOCRINO IN TRICOLOGIA

La diagnosi in Tricologia è quasi sempre una diagnosi clinica, non una diagnosi di laboratorio. Lo screening endocrino in Tricologia può essere talvolta molto utile ma lo è solo in casi complessivamente rari. Di solito si abusa degli esami ormonali come si abusa della diagnosi di alopecia androgenetica femminile. Quando una donna lamenta caduta di capelli ma ha un mestruo regolare e magari un figlio, è molto improbabile che possa avere patologie ormonali. Molto frequenti sono invece, nella donna, i disturbi della funzionalità tiroidea e segnatamente gli stati di ipotiroidismo, anche subclinico.
La alopecia così detta androgenetica femminile di Ludwig (FAGA) è quasi sempre conseguenza di un telogen effluvio cronico oppure, a parere di chi scrive, può essere causata da carenza di azione intrafollicolare o da resistenza periferica alla azione dell’estrone. Cioè è una alopecia carenziale. Alcuni casi ci fanno pensare ad una insufficienza familiare del follicolo nel produrre estrone (per deficit parziale di 17-steroido-ossidoriduttasi, armatasi o 3-alfa-reduttasi).
Ma tutto questo non è certo documentabile con i normali esami endocrinologici perché non possono indagare il comparto intrafollicolare.

Detto tutto questo e ribadito che gli esami ormonali dovrebbero essere prescritti a ragion veduta e poi interpretati con intelligenza, vediamo quali possono interessare il Medico Tricologo qualora la sintomatologia clinica ne suggerisca l’opportunità.

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