La Classificazione di Hamilton
Secondo la classificazione originale Hamilton (1951) si distinguono 5 stadi:
stadio I: arretramento simmetrico fronto-temporale con eventuale e successivo arretramento della linea frontale; non rappresenta, come già riferito, un preludio obbligatorio alla calvizie;
stadio II: accentuazione dello stadio 1 con leggero arretramento della linea frontale e diradamento del vertice;
stadio III: le due zone alopeciche, anteriore e posteriore, tendono a confluire e persiste solo una stretta striscia di capelli;
stadio IV: alopecia definitiva fronto-parietale e del vertice con permanenza di una alta “corona” di capelli nella zona temporo-occipitale;
stadio V: come il 4 ma con “corona” residua di ridotte dimensioni.
Norwood ha, successivamente (1975), modificato gli stadi di Hamilton, proponendo una “scala” di 7 gradi, alcuni dei quali ulteriormente frazionati in modo da ottenere in tutto 12 possibilità:
stadio I: corrisponde al soggetto normale;
stadio II: corrisponde all’1 di Hamilton con solo arretramento fronto-temporale;
stadio IIa: come il 2 con associato arretramento della linea frontale;
stadio III: corrisponde sempre all’1 di Hamilton ma con arretramento fronto-temporale più accentuato;
stadio IIIa: come il 3 con associato arretramento della linea frontale;
stadio III vertex: al 3 o al 3a si associa diradamento della zona del vertice (corrisponde più o meno al 2 di Hamilton); stadio IV: rimane una larga striscia di capelli superstiti fra le zone alopeciche anteriore e posteriore (cioè uno stadio 3 di Hamilton poco accentuato)
stadio IVa: notevole arretramento della linea di attaccatura anteriore che arriva grosso modo alla linea virtuale che congiunge la sommità delle due orecchie; la presenza di diradamento del vertice non è obbligatoria ma in ogni caso è assente la striscia di capelli superstiti;
stadio V: come il 4 più accentuato (corrisponde al 3 di Hamilton);
stadio Va: come il 4a più accentuato (corrisponde al 4 di Hamilton poco accentuato);
stadio VI: corrisponde al 4 di Hamilton;
stadio VII: corrisponde al 5 di Hamilton.
In pratica con questa scala, comunemente usata, si può cominciare a parlare di vera calvizie solo dallo stadio 3 vertex, perché gli stadi precedenti, presenti in molti uomini, non necessariamente progrediscono con il passare
BIBLIOGRAFIAdel tempo e preferiamo parlare di “alopecia fronto-parietale maschile fisiologica”.
Nel maschio la calvizie ad evoluzione rapida (che può cioè portare a stadi VI-VII) inizia in genere, come già detto, verso i 17-18 anni e si concretizza verso i 19-20 (il ragazzo tende ad incolpare di questo il servizio militare!, il basco, il casco da motocicletta etc); nei casi tipici e gravi già a 22-23 anni si raggiungono gli stadi V – VII di Norwood.
Occorre distinguere tuttavia una forma di calvizie ad evoluzione lenta che inizia verso i 27-35 anni in soggetti che già presentano uno stadio II o IIa e progredisce lentamente per decenni senza superare in genere lo stadio III vertex (nel 10-15% dei casi si arriva al IV o al V, sempre secondo la scala di Norwood).
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